Dopo 9 giorni passati a registrare un nuovo progetto condividendo musica, idee, sensazioni, degustando dell’ottimo cibo, respirando l’aria delle colline sabine, visitando Roma per la prima volta, suonando in chiusura in un bellissimo Jazz Club come il 28 Divino, è normale che ci si lasci con le lacrime agli occhi.
E’ quello che è successo alla star del Jazz nord europeo Kadri Voorand, al termine della sua produzione discografica italo/estone. La realizzazione di un nuovo album è infatti quasi sempre un’ esperienza piuttosto importante dal punto di vista emotivo. Se poi si aggiunge che al Tube Recording Studio gli artisti oltre alla fase musicale condividono alloggi, pasti, le meraviglie che offrono le nostre terre e la vicina Roma ecco che l’esperienza diventa addirittura invasiva.
L’unico nostro rammarico è non aver imparato in ben nove giorni nemmeno una parola di estone. Tenteremo di fare meglio al prossimo progetto…